domenica 6 luglio 2008

casagrande, grandesimo


C'è da costruire una casagrande? Chiamate Simone, ci pensa lui, e state tranquilli, il risultato è assicurato.
Dalle fondamenta al tetto, passando per le finestre, le luci, la scenografia la musica usando come filo conduttore il contact, il nostro Simo ha veramente fatto un miracolo.

Già perchè casagrande ha un "in scena":

splendido spettacolo
splendida coreografia
splendida regia

Dove Martine, i danzatori e le molecole sul palco hanno dato il meglio di sè

e un "dietro le quinte":
splendide musiche
splendida scenografia
splendide luci

dove il vero indiscusso protagonista è Simone, meraviglioso quanto (in quanto) tranquillo e schivo.
Ovviamente si ringraziano Christian, Fiorella, Marco e Marco ma tutto il vero lavoro "trasversale" lo ha fatto il nostro Simo "faccia da furetto".

Il tutto è cominciato l'inverno scorso quando il furetto sorridente ha portato alle molecole il piano inclinato, dopo averlo saldato, segato martellato e avvitato di notte e nel week end.

Poi è proseguito in primavera con la costruzione (sempre nottetempo) di tutta la scenografia e di tutte le musiche: un lavoro in cui i compiti sono stati così suddivisi:

Martine con un'idea molto precisa in testa di cosa voleva, zero mezzi, e una costante: carezza sulla spalla e una domanda sgranando gli occhioni "Vero Simo he si può fare?"

Fiorella che come un temporale tropicale arriva con tutte le musiche, le mescola, le sporca, fa una risata, racconta un sacco di cose in spagnolo le le lascia tutte li' accatastate e se ne va sorridendo "Simo, le metti insieme tu vero? Gracias corazon!"

Marco che da dietro i suoi occhi neri da scrutatore, grattandosi la barba nera, si Š occupato di portare tutti i dubbi possibili da tecnico perfezzzzzzzzzzzionista "Il video non si vede: serve un proiettore da 10.000 watt. Le luci bisogna farle bene: serve un service da 500 fari, l'audio deve essere buono: serve un mixer da 256, canali. Beh pero' Simo probabilmente ce la fai"

e il Simo:
sempre col sorriso, ha fatto tutto quello cha ha pensato Martine, temporalato Fiorella e dubbiato Marco.

Poi è arrivata l'estate, e in particolare la settimana prima della prima e il Simo ha fatto tutto, dico tutto, compreso aggiustare la scenografia la mattina dello spettacolo.

Con l'estate è arrivato luglio, il 1', le 21 e Simone, dietro le quinte ha seguito tutto e tutti in ogni dettaglio "Simo, quando si entra? Simo quando si esce? Simo quando si porta il proiettore? Simo, quand'è l'attacco?" Una risposta per tutti, un sorriso per ognuno.

Ah già, dimenticavo, il Simo è anche andato in scena e anche sul palco mi ha sorriso, felice, mentre contattavamo insieme sul finale, intanto che Giulia, anche lei sorridente, scivolava giù dallo scivolo costruito dal suo papi.

Chapeau.

e un abbraccio stritolante :-)
Andre

3 commenti:

Anonimo ha detto...

GRANDE SIMO!!!!!!!!!!!!!
Sai fare proprio un casino di cose...non è che faresti ricomparire il mio cappello, il solito, quello che ad ogni prova dimenticavo sul palco...
Saresti un mito!!!
Ciao Cris

monicadolci ha detto...

Se l'arte non potesse avvalersi di braccia e cuori come quelli del Simone resterebbe nelle belle parole e in qualche serafico gesto costruito....
Un abbraccione al nostro Simone.

Anonimo ha detto...

Bravo Simo!!!
Hai saputo trovare una soluzone ad ogni piccolo o grande problema...e tutto cn una leggerezza che ti ho invidiato. Ho tante cose da imparare da te...
Anch'io mi unisco all'abbraccio corale.
Paola