sabato 8 novembre 2008

Rio abierto e nuovi affluenti.

Poichè il gruppo LeMolecole è formato da persone provenienti da diverse esperienze di lavoro sul corpo e non solo, abbiamo la fortuna di poter "assaggiare" diverse tecniche sfruttando le capacità di ognuno per "riscaldarci" prima del contact "estremo" (ehhehe).
Credo che questo sia un privilegio tanto quanto la possibilità di avere un riscaldamento e una conduzione da parte di chi ha più esperienza nella tecnica del contact. Premetto questo a beneficio dei nuovi arrivati che potrebbero essere un po' spaesati da questi cambiamenti radicali. Detto questo: "GRAZIE FABIO!" Seratona strutturatissima di Rio Abierto, come al solito sudore ed entusiasmo a mille, coronata da un contact al buio molto interessante.
La mia personalissima opinione:
1.- "Quelli che fanno Rio Abierto sono matti come cavalli!", 2.- un po' troppo raffreddante il rilassamento prima del contact.


Serata molto apprezzata anche dalle new entry e a tal proposito cito qualche frase dalla mail che Ilaria ha inviato al Gruppo:

Grazie Fabio per la conduzione di questa settimana.
E' stato intenso e forte scambiare dopo le prime danze in cerchio e il rilassamento a terra.
Spesso, in tema di contatto tra corpi, la vista a volte frena o non permette
un ascolto del proprio corpo cosi' profondo come ci e' concesso di sentire nell'oscurita.
Danzare quasi al buio è stato un abitare lo spazio e il tempo insieme. Dove la musica era attorno ma anche dentro.

Ilaria scrive anche:

Una domanda alle molecole veterane: capita anche a voi, a volte, di percepirvi nei movimenti un po' "ingessati" o poco autentici? Come allenare il senso di star bene nella danza ed essere fino in fondo quel movimento e non sentire di fare o eseguire quel movimento? Non so se qualcuno mi ha capito ma sono alcuni quesiti di corpo dei miei primi incontri con voi.


Poichè credo sia una domanda tanto interessante quanto "antica" circa la capacità di improvvisazione, potremmo cercare di dare a lei e forse anche a noi una risposta.

Io ci provo:

La mia mia prima risposta è:"Sì".
Durante 10 anni di danza contemporanea, la mia preferita, ho faticato molto nel cerare i movi-
menti "veri" lottando contro il precostituito dal mio corpo ed il preconfezionato dai canoni estetici della danza. Ho molto mortificato anche la mia ricerca estetica, l'ho rinnegata
per la paura del movimento "falso". Tutto ciò spesso togliendo molto gusto al "danzare"
Con il contact, lo dicevo anche a Martin, ho imparato a ballare, a ballare davvero,con gusto, sentendomi vera, divertendomi e piacendomi.
Credo personalmente che nella tua domanda ci sia gia la risposta cioè l'allenamento. Credo che non si possa improvvisare l'improvvisazione, bisogna impararla, allenarla, continuare a cercare il movimento vero e il contact permette ed obbliga ad una continua ricerca in tal senso. Aver la possibilità di improvvisare con persone diverse ed anche con persone che non hanno mai praticato il contact è una grossa opportunità per allenare l'ascolto e la comunicazione tra i corpi.
Siccome sono una romanticona ti scrivo una poesia, ahimè.... d'amore, che ho scritto tempo fa per un uomo ma che forse può farti capire il mio "sentire" rispetto alla tua domanda:

PER AMARTI

Non voglio la tua attenzione,
non voglio la tua dedizione,
non il tuo desiderio,
non il tuo affetto,
non il tuo rispetto,
voglio solo sentire la parte tua più vera,
la più fragile,
la più vulnerabile,
senza difese e senza pudore,
questo basterà per sentirmi amata
questo mi basterà per amarti.

monica

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