martedì 9 dicembre 2008

A scuola dallo Stregone: MERCOLEDI 10/12/2008

Il suo incedere lento e costante,
riempie la stanza e schiude le ante,
nessuna umana accelerazione,
a memoria di qualche visione,
la vita con rispetto deride,
con pacate fermate improvvise.

Il suo sguardo attento nell’aria si staglia,
presagio di umana avvisaglia,
i sensi e il cuore ti coglie,
se il suo ghigno in sorriso si scioglie.
Sul viso aleggia con lieve candore
un moto di eterno stupore.

Ma dentro i capelli cosparsi di fili argentati,
si nascondono mondi incantati,
che se attento saprai guardare
lontano ti potranno portare.
Porgi a lui la tua mano il tuo cuore
se in te vuoi trovare l’amore.

Vieni umile al suo cospetto
se cerchi sapienza, bellezza o diletto,
ti saranno svelati domani,
se seguirai i suoi gesti arcani,
cantando ti guiderà nel suo mondo
rivelandoti il contatto profondo
.


Attenti a voi:
Molecole tutte, a parte la scherzosa poesia, personalmente aspettavo da tanto una sua serata, si sà, gli sciamani devono creare sempre un po' di aspettativa se no che sciamani sono.
Ed io voglio aumentarla ancora di più con questo mio post. (TIE')
In realtà credo di fare cosa gradita a chi non ne sia al corrente poichè la sua guida è merce rara e preziosa vi annuncio che:
DOMANI MERC. 10 DICEMBRE GUIDA L'ALBINO
con un intrigantissimo progetto di lavoro sulla voce messa in relazione al contact.
monica

lunedì 10 novembre 2008

Casagrande: le foto

Cliccate sul link a sinistra no? Sotto performances.

BRAVISSIMO MARCO!

bellissimi tutti (Christian... che braghe!)

sabato 8 novembre 2008

Rio abierto e nuovi affluenti.

Poichè il gruppo LeMolecole è formato da persone provenienti da diverse esperienze di lavoro sul corpo e non solo, abbiamo la fortuna di poter "assaggiare" diverse tecniche sfruttando le capacità di ognuno per "riscaldarci" prima del contact "estremo" (ehhehe).
Credo che questo sia un privilegio tanto quanto la possibilità di avere un riscaldamento e una conduzione da parte di chi ha più esperienza nella tecnica del contact. Premetto questo a beneficio dei nuovi arrivati che potrebbero essere un po' spaesati da questi cambiamenti radicali. Detto questo: "GRAZIE FABIO!" Seratona strutturatissima di Rio Abierto, come al solito sudore ed entusiasmo a mille, coronata da un contact al buio molto interessante.
La mia personalissima opinione:
1.- "Quelli che fanno Rio Abierto sono matti come cavalli!", 2.- un po' troppo raffreddante il rilassamento prima del contact.


Serata molto apprezzata anche dalle new entry e a tal proposito cito qualche frase dalla mail che Ilaria ha inviato al Gruppo:

Grazie Fabio per la conduzione di questa settimana.
E' stato intenso e forte scambiare dopo le prime danze in cerchio e il rilassamento a terra.
Spesso, in tema di contatto tra corpi, la vista a volte frena o non permette
un ascolto del proprio corpo cosi' profondo come ci e' concesso di sentire nell'oscurita.
Danzare quasi al buio è stato un abitare lo spazio e il tempo insieme. Dove la musica era attorno ma anche dentro.

Ilaria scrive anche:

Una domanda alle molecole veterane: capita anche a voi, a volte, di percepirvi nei movimenti un po' "ingessati" o poco autentici? Come allenare il senso di star bene nella danza ed essere fino in fondo quel movimento e non sentire di fare o eseguire quel movimento? Non so se qualcuno mi ha capito ma sono alcuni quesiti di corpo dei miei primi incontri con voi.


Poichè credo sia una domanda tanto interessante quanto "antica" circa la capacità di improvvisazione, potremmo cercare di dare a lei e forse anche a noi una risposta.

Io ci provo:

La mia mia prima risposta è:"Sì".
Durante 10 anni di danza contemporanea, la mia preferita, ho faticato molto nel cerare i movi-
menti "veri" lottando contro il precostituito dal mio corpo ed il preconfezionato dai canoni estetici della danza. Ho molto mortificato anche la mia ricerca estetica, l'ho rinnegata
per la paura del movimento "falso". Tutto ciò spesso togliendo molto gusto al "danzare"
Con il contact, lo dicevo anche a Martin, ho imparato a ballare, a ballare davvero,con gusto, sentendomi vera, divertendomi e piacendomi.
Credo personalmente che nella tua domanda ci sia gia la risposta cioè l'allenamento. Credo che non si possa improvvisare l'improvvisazione, bisogna impararla, allenarla, continuare a cercare il movimento vero e il contact permette ed obbliga ad una continua ricerca in tal senso. Aver la possibilità di improvvisare con persone diverse ed anche con persone che non hanno mai praticato il contact è una grossa opportunità per allenare l'ascolto e la comunicazione tra i corpi.
Siccome sono una romanticona ti scrivo una poesia, ahimè.... d'amore, che ho scritto tempo fa per un uomo ma che forse può farti capire il mio "sentire" rispetto alla tua domanda:

PER AMARTI

Non voglio la tua attenzione,
non voglio la tua dedizione,
non il tuo desiderio,
non il tuo affetto,
non il tuo rispetto,
voglio solo sentire la parte tua più vera,
la più fragile,
la più vulnerabile,
senza difese e senza pudore,
questo basterà per sentirmi amata
questo mi basterà per amarti.

monica

venerdì 24 ottobre 2008

Storie di Sguardi e di Sirene: LO STAGE

Come ogni volta, dopo aver visto un bel film, non sono in grado di raccontare trama e contenuti per filo e per segno ma solo di ricordare il punto di vista proposto, le aperture mentali, le maraviglie, le sorprese e le forti emozioni.
Allora eccomi qui con la sensazione di avere una spina dorsale che non finisce al coccige ma che continua, partendo dal basso, fluttuando, come un’enorme coda di pesce, che esplora luoghi prima inaccessibili, trascinandomi o spingendomi nello spazio con impulsi più morbidi ma forse più chiari e decisi.
Ma il “prolungamento” non finisce qui, ce ne è un altro, verso l’alto, dopo le ultime cervicali, qualcosa continua, esce dalla testa attraverso gli occhi e si allarga, fino alla periferia di tutto ciò che posso vedere e forse anche oltre.
Allora sono dappertutto, riempio e mi faccio riempire da ogni cosa che accade intorno a me, nel mantenere un contatto con un compagno, nel danzare sola ma sentendomi “parte”, nella ricerca di nuovi percorsi.
Ho scoperto inoltre che il supporto di questi due prolungamenti coda e ali, mi permette di variare maggiormente qualità, velocità e direzione dei movimenti, e perché no, anche di prendermi qualche rischio in più.
E......voi?

venerdì 17 ottobre 2008

Stage con Urs Stauffer 17-18-19 Ottobre 2008

Stasera comincia lo stage, questi sono luoghi e orari:

Venerdì 17 Sala "Materiali resistenti"
Via Borgo Palazzo
dalle 20.00 alle 22.00

Sabato 18 CSC Anymore
Via Palazzolo, 23
dalle 15.00 alle 19.00
(Segue Cena per chi può)

Domenica 19 CSC Anymore
Via Palazzolo, 23
dalle 11.00 alle 15.00
Segue buffet, si invitano tutti
a portare qualcosa.
!!! Attenzione il centro città è
chiuso fino alle 17:00


Una manciata di Parole per
augurare Buon lavoro a tutti

RUBA LE PIUME...

Non abbandonarti mai se vuoi volare in alto,aggrappati forte ma non dimenticarti di te,preoccupati sempre che il tuo cuore intuisca e condivida la direzione.
Fa che sia solo tua almeno una delle ali di quell’aquila impavida,e mentre ti accucci nel calore del suo dorso, volteggiando sopra freddi ghiacciai,nascondi nelle tue tasche una manciata di piume,attutiranno la caduta.
Guarda sempre verso l’alto,verso l’immensità del cielo,solo così il vuoto sotto di te farà meno paura.
Ama quell’aquila anche quando, distratta da un arcobaleno, ti lascerà cadere nel vuoto,solo così potrai intuire l’attimo e,nel dolore della caduta, non ci sarà rancore e quel volo resterà per sempre nelle pieghe del tuo cuore.


moni


martedì 22 luglio 2008

Ho scritto al maestro....


Le 11 juil. 08 à 15:17, monica dolci a écrit :

Ciao Urs,
sono Monica da Bergamo.Spero tu stia bene.Volevo dirti che, oltre che a commuovere Martine, la tua presenza durante la serata del festival, ha lusingato e fatto felice tutte le molecole. Io ne vorrei approfittare ulteriormente....;-)
Chiaramente siamo stati tutti soddisfatti di avercela fatta ad arrivare alla prima di questo progetto però, a botta fredda,mi rendo conto che (a noi Molecole) manca qualche stimolo per riflettere, fare un po' di autocritica rispetto al nostro tipo di danza e all'inserimento di essa in un contesto così strutturato e performantivo, trovare stimoli e spunti per migliorare restando però fedeli alla contact improvvisation.A questo proposito volevo chiederti se e quando vuoi, di raccontarci, magari sul blog ( c'è un articolo di presentazione di Casagrande
www.lemolecole.blogspot.com) le tue impressioni come spettatore, come contact dancer e come nostro maestro senza censure.Ti ringrazio se ti verrà la voglia di farlo e se non ti viene non importa perchè ho avuto l'occasione di ringraziarti di essere venuto e di augurarti una Buona Estate, che ci riscaldi, che ci sciolga e che ci permetta di riposare un po'.
A presto,ti abbraccio
monica

Ciao Monica
Sorry, non ho trovato il momento justo per risponderti. Provo di farlo adesso:
Il tuo messago mi ha fato un grande piagere, ma è arrivato poco tempo primo della mia partenzza per due grande stage in Francia. Adesso sono ritornato a casa (per tre giorni...).
Ti scrivo così, senza utilizare il blog. È più facile per me. Ma si voi, poi mettere questo messago sul blog o parlare delle robe che ti scrivo congli altri
Avevo deciso di venire per questo spectacolo tanto tempo fa (tre mesi al meno). Doppo vi ho visto alla serata di Rho e sono stato impressionato da voi (e non sono il solo!) per la qualità della vostra danza (lo sguardo tra voi, l'ascolta, le decisioni presi al momento... Tante qualità molto importante per l'improvisazzione.
Ho trovato queste qualità anche a Bergamo con alte cose di più. Le vostre sequenze del spectacolo mi sembrano molto justo (lungezza, intensità, tippo della danza). per me sono stato gli momenti gli più belli del spectacolo. Ma in questo punto non sono 100% ogetivo.
In un senso ho visto fatto in questo spectacolo cose che vilevo fare io in un futuro spectacolo a Bergamo (tipo "danza del popolo, danza con bambini). Quest robe mi sembrano in un certo modo le consequenze del lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni. Per me la "mia danza" a Bergamo a trovata la "sua vita independente". Non ho bisogno di sapere se l'idea per tutto quest è venuto de voi o da Martine...
La sola critica importante che posso fare: il pantalone di Christian non era justo per il suo colore! (Ma questo è ultimamente un errore di Martine per non averlo visto...).
Secundo me il lavoro da fare adesso non e essatamente un lavoro di danza, ma un lavoro di communità. Per me la distanza tra molecole e gli altri danzatori è pericolosa. mi sembra importante di trovare un modo per fare un spectacolo INSIEME. Voi siete più forti e per consequenza è in un certo modo il vostro lavora di andare cercare gli altri. Ma ancora una volta: devo dire che questo è primo di tutto il lavoro del choreografo (o della choreografa?) ma voi potete darla un grande aiuto.
Questo sono le cose che posso dire in rispetto di questo spectacolo. per altri spectacoli le cose da dire sono forse diversi. In ogni caso ho voglio di vedervi ancora e anche fare una roba tipo spectacolo con la vostra partizipazione.
Spero che hai caoito un po questo che voilo dire in questa mail. Il mio italiano è sempre un po povero.
Un bel estate a voi tutti
Un abbraccio
Urs

lunedì 21 luglio 2008

Sapete perche' Dubai fa schifo?

Oltre al fatto che ci sono 45 gradi e una umidità orènda, che il traffico è bestiale, che il mare è caldo e che si paga per andare in spiaggia dove non si riesce a stare dal caldo?

percheè nessuno fa ne farà mai contact!
meno male che sono in aeroport e sto tornando a casa!

ciao

Andre

venerdì 11 luglio 2008

Nuovi amici

Visto che sul blog spesso me la canto e me la suono mi sono trovata nuovi amici... chissà se loro collaboreranno un po' di più...
Ve li presento.....
http://www.youtube.com/watch?v=MRkPqxTnMls

domenica 6 luglio 2008

1° Luglio 2008 - Bergamo Danza Estate CASAGRANDE di Martine Bucci e la sua Compagnia

Circa un anno fa la nostra Martine annuncia a LeMolecole che ha deciso di mettere in scena un nuovo suo spettacolo, una cosa seria, importante, di cui sarà ideatrice, regista, coreografa a più mani e ballerina. Progetto poliedrico che coinvolgerà in primis alcuni danzatori professionisti di danza contemporanea poi video maker, tecnici, scenografi etc etc……..e …..se c’è qualcuno che se la sente. ………LeMolecole
Non è la solita performance in cui LeMolecole scelgono la musica, fanno un sopralluogo provano un paio di volte x dare forma all’intervento e vai di adattamento e improvvisazione, stavolta a LeMolecole si chiedono due interventi dove certo è che devono fare il loro mestiere cioè improvvisare, ma su di un palco e all’interno di uno spettacolo costruito in ogni piccolo dettaglio, con tempi, incastri, temi da rispettare.
Alcuni hanno subito accettato, altri si sono aggiunti, qualcuno è fuggito spaventato dai paletti ma alla fine siamo arrivati alla prima.
LeMolecole hanno investito energia e cuore nella loro partecipazione, sia chi è salito sul palco sia chi è rimasto a guardare.
LeMolecole hanno fatto i facchini, i falegnami, i tecnici, hanno collaborato alle musiche, hanno coinvolto le famiglie e hanno soprattutto BALLATO LA CONTACT IMPROVISATION: la più vera abbattendo man mano i paletti che sembravano necessari alla costruzione degli interventi per permettere il fluire anche sul palco, in ogni gesto, della verità, della sensibilità e dello spirito che sono la prerogativa della nostra danza anche in un contesto così strutturato.

Il prodotto raggiunto ci riempie di orgoglio per aver avuto l’occasione di collaborare con veri professionisti della danza, per il nostro lavoro e per aver avuto la possibilità di inserire la contact improvvisation in un nuovo ambito e di portarla dignitosamente su di un palco importante.


Desidero personalmente ringraziare per la disponibilità e la pazienza le nostre famiglie e il resto del Gruppo LeMolecole, quelle che non sono salite sul palco, che ci hanno aiutato e sostenuto in sala e altrove, rinunciando spesso a serate più varie e più leggere per sostenerci nel cercare insieme a noi la maniera giusta per affrontare questo progetto.
monica



CASAGRANDE



Il progetto nasce da un'idea di Martine Bucci ispirata dalle opere pittoriche di Robert Indermaur. Opere urbane, grigie, platiche e teatrali che mostrano le quinte del caotico scorrere della vita umana nei difficili giorni del nostro tempo

Casermoni di periferia, alveari di cemento. Cubi sottovuoto, uno sopra l’altro, uno accanto all’altro, a contenere vite impregnate di umori stagnanti, di gesti ripetuti, del profumo del primo caffè della giornata, quello che cancella i sogni dagli occhi, dell’odore del sugo per la pasta, madre certa di ogni orfano di benevolenza.

Dentro le mura ogni giorno si celebrano gli umani riti fatti di azioni quotidiane, di intime manie, di traiettorie consuete, indispensabili a dimenticare le paure e a sopravvivere alla solitudine. E’ dentro queste solitudini che il pubblico, con occhio “orwelliano”, spia dalle finestre, ospite non annunciato delle altrui intimità, spettatore delle vite degli altri, inevitabilmente sorpreso dai riflessi della propria esistenza.

Altri occhi però guardano dalle finestre aperte.

Lì fuori, forse, lo spazio è ancora più stretto: compressi dagli altri o abbandonati a se stessi l’esistenza trascina esseri umani nella rincorsa di un tram che non ha meta certa ma il cui obbiettivo è il viaggio stesso.

Percorsi obbligati, anguste salite e precipizi inaspettati sono il pentagramma su cui ciascuno cerca di far sopravvivere la propria melodia che a volte stona e a volte meraviglia consolando chi ha l’ardire o la scelleratezza di continuare a mettersi in gioco.

Proprio quando i rumori della strada si placano, si chiudono le finestre e si spegne la luce, le immagini, i suoni, gli odori ritornano per colorare le palpebre socchiuse ed aprire le porte più segrete della nostra fantasia.

Assolti da un buio e da un silenzio colpevoli della nostra solitudine, possiamo uscire per entrare nelle case degli altri, per ricambiare quello sguardo incrociato sulle scale, per ballare la musica che proveniva dal piano di sopra, per placare il pianto di quel bambino che ha strillato tutto il giorno, per cercare con le labbra l’umida goccia di profumo che ha lasciato la sua scia nell’ascensore, per unire ai nostri i sospiri di quegli ansimi trattenuti che hanno trafitto le pareti.

Ma il sogno il mattino finisce lasciando spazio alle nostre paure mascherate dai soliti gesti, feroci protettori della nostra solitudine.

E’ solo il coraggio di scendere in strada, di aprire gli occhi, le orecchie, le braccia o il cuore verso gli altri che può creare la “possibilità” di fare accadere qualcosa ed è questa “possibilità” l’unica speranza di uscire dalle mura di noi stessi.

E’ il prendersi il rischio di intraprendere percorsi non previsti lungo i quali le vite si consumano, corrono, si incontrano e si scontrano nella precarietà umana, che viene premiato dalla vita stessa per il solo merito di viverla.



casagrande, grandesimo


C'è da costruire una casagrande? Chiamate Simone, ci pensa lui, e state tranquilli, il risultato è assicurato.
Dalle fondamenta al tetto, passando per le finestre, le luci, la scenografia la musica usando come filo conduttore il contact, il nostro Simo ha veramente fatto un miracolo.

Già perchè casagrande ha un "in scena":

splendido spettacolo
splendida coreografia
splendida regia

Dove Martine, i danzatori e le molecole sul palco hanno dato il meglio di sè

e un "dietro le quinte":
splendide musiche
splendida scenografia
splendide luci

dove il vero indiscusso protagonista è Simone, meraviglioso quanto (in quanto) tranquillo e schivo.
Ovviamente si ringraziano Christian, Fiorella, Marco e Marco ma tutto il vero lavoro "trasversale" lo ha fatto il nostro Simo "faccia da furetto".

Il tutto è cominciato l'inverno scorso quando il furetto sorridente ha portato alle molecole il piano inclinato, dopo averlo saldato, segato martellato e avvitato di notte e nel week end.

Poi è proseguito in primavera con la costruzione (sempre nottetempo) di tutta la scenografia e di tutte le musiche: un lavoro in cui i compiti sono stati così suddivisi:

Martine con un'idea molto precisa in testa di cosa voleva, zero mezzi, e una costante: carezza sulla spalla e una domanda sgranando gli occhioni "Vero Simo he si può fare?"

Fiorella che come un temporale tropicale arriva con tutte le musiche, le mescola, le sporca, fa una risata, racconta un sacco di cose in spagnolo le le lascia tutte li' accatastate e se ne va sorridendo "Simo, le metti insieme tu vero? Gracias corazon!"

Marco che da dietro i suoi occhi neri da scrutatore, grattandosi la barba nera, si Š occupato di portare tutti i dubbi possibili da tecnico perfezzzzzzzzzzzionista "Il video non si vede: serve un proiettore da 10.000 watt. Le luci bisogna farle bene: serve un service da 500 fari, l'audio deve essere buono: serve un mixer da 256, canali. Beh pero' Simo probabilmente ce la fai"

e il Simo:
sempre col sorriso, ha fatto tutto quello cha ha pensato Martine, temporalato Fiorella e dubbiato Marco.

Poi è arrivata l'estate, e in particolare la settimana prima della prima e il Simo ha fatto tutto, dico tutto, compreso aggiustare la scenografia la mattina dello spettacolo.

Con l'estate è arrivato luglio, il 1', le 21 e Simone, dietro le quinte ha seguito tutto e tutti in ogni dettaglio "Simo, quando si entra? Simo quando si esce? Simo quando si porta il proiettore? Simo, quand'è l'attacco?" Una risposta per tutti, un sorriso per ognuno.

Ah già, dimenticavo, il Simo è anche andato in scena e anche sul palco mi ha sorriso, felice, mentre contattavamo insieme sul finale, intanto che Giulia, anche lei sorridente, scivolava giù dallo scivolo costruito dal suo papi.

Chapeau.

e un abbraccio stritolante :-)
Andre

mercoledì 18 giugno 2008

Rho, 7 giugno, dance dance dance

Ciao a tutti,in ritardo causa lavoro eccomi qui con un articolino sul pomeriggio e la serata di Sabato 7 giugno.
Le bellone de "il cortile" di Rho hanno organizzato proprio una bella roba nell'ambito di CI36 (l'evento globale di contact). Come mio solito faccio un resoconto: se rinasco mi sa che faccio il cronista.

Pomeriggio, diluvio universale, la mia piccola si sveglia; "Chiara andiamo a ballare a Milano con lemolecole?" "Si papi". Si parte.

Arriviamo a Rho, seguiamo il frastuono della sagra alpina e raggiungiamo la palestra (che culo, nel tratto auto-palestra ha smesso di piovere: buon segno). Ci sono una quarantina di contacteros, volti noti (Urs, Massimo, Debora, Laura, Laura, Laura, Mauro, ...) e non, un po' di molecole e un po' di molecoline: Giulia, Marta, Matilde e Chiara.
Si balla un po', ma piu' che altro ci si ritrova: tutto easy, musica libera, si mettono e si tolgono CD, un tavolino con un po' di sgranocchini, frutta, acqua e succo (grazie ragazze) gente che balla, si stira, chiacchiera, si abbraccia eccetera con le bimbe che fanno il diavolo a quattro in palestra.

bello

La cosa piu' bella? 36 minuti di slow dance, o meglio l'atmosfera dei 36 minuti di slow dance.
Allora: la slow dance a me non piace, devi stare fermo e lasciare risuonare i movimenti interni del tuo corpo: non è per me, troppo zen, ci arrivero' solo nella prossima vita... pazienza l'importante è accettarlo.
La cosa pero' fantastica è stata: silenzio totale, 40 persone in piedi zitte ad occhi + o - chiusi e le 4 bimbe di cui sopra (6, 4, 4, 3 anni) ZITTE, dico ZITTE per 36 minuti, intente a disegnare e, ogni tanto a fare altro chiamandosi sottovoce. La chicca e' stata Marta... "Cosa disegnamo? UNA COSTINA!!!!".
Torniamo nel mondo reale, 2 parole in cerchio e ci diamo appuntamento sotto il portico della villa da li a 1 oretta. Ovviamente piove di bestia, ma a noi ci rimbalza bello preciso: un bel tendone degli alpini, panini birre e patatine e smette anche di piovere, evvai.

Portico della villa ore 19.30: si prepara la performance delle 20.
In cerchio, si decide al volo.
Alle molecole manca 1 uomo per la loro performance, Giuseppe si unisce, bon.
Le ragazze del cortile propongono di ballare con le scarpe: bocciato, si balla a piedi nudi, bon.
Finito? finito! Tutto ok? tutto ok. Si prova? MA DE CHE?!?!!?!
(Grazie Urs, splendida regia)

Ci si cambia e fortuna che ho portato qualche vestito in più, se no quel fighetto di Parigi del Simone ballava vestito D&G. ;-)

Lasciamo Laura e Giuseppe sotto il portico con il pubblico e noi facciamo il giro da dietro per entrare dal giardino ed eccovi la performance.

UNO
Duo di laura e giuseppe mentre noi dietro nel giardino arriviamo lentissimi, tipo "il quarto stato" con laura giudici che fa da polena.
Finisce il pezzo che noi siamo ancora indietro (troppe chiacchiere), quindi scatto felino (improvvisato all'unisono)

DUE
Pezzo "james bond", si gioca a nascondersi e spiarsi sotto il portico, grande baraonda, divertente, prendiamo contatto col portico e col pavimento (forse le ragazze del cortile avevano ragione, ma ormai siamo tutti a piedi nudi...)

TRE
Le ragazze del cortile ballano 3 pezzi, grande affiatamento. Brave belle e divertenti

QUATTRO
Lemolecole ballano 3 versioni di besame mucho: solo donne (furbette), solo uomini (galletti), a coppie (grazie Serena ;-)

CINQUE
Se non si era capito che la contact è davvero improvvisazione, il pubblico sceglie musica e numero di danzatori pescando a caso dei bigliettini. Meraviglioso come le atmosfere si creano all'istante fra i contacteros. La chicca? Il duo laura giuseppe su "il cielo in una stanza" in inglese... straromanticone... morire dal ridere!!!

Alla fine noi felici, pubblico felice e un paio di commenti che mi sono rimasti impressi
Una signora del pubblico: "Ma che bell'affiatamento, vi trovate spesso a ballare insieme, vero?" (ovviamente no)"
Debora Sbaiz (che insegna contact da ANNI): "gran bello: io cerco di dissuadere tutti dalle performance, ma se il risultato è questo, evviva le performance"

Quando si ripete?
baci
Andre

lunedì 26 maggio 2008

23 24 25 Maggio 2008 Stage di Urs Stauffer

Titolo (di mia personalissima interpretazione):
UN SONAR PER IMPARARE A MUOVERSI NELL’ACQUA SENZA PERDERSI

L’acqua, tema dominante l’ultimo stage, ora fuoriesce dalle nostre terminazioni nervose e ci circonda. E’ immersi in essa l’invito a muoversi …
Il supporto è un sonar che ci permette di intercettare persone, cose, correnti e una tuta da sub, costruita dalle generose mani dei nostri compagni di viaggio, che ci contiene ma non ci impedisce di sentire il calore, la pressione e gli impulsi provenienti dal mondo che ci circonda.
Ed è in questo viaggio che Urs ci ha guidato, un viaggio non in un luogo ma in un ELEMENTO, cioè un mondo nuovo, dove ogni cosa possiede una valenza e un significato diverso nelle caratteristiche e nelle POSSIBILITA’.




Ed è in questo mondo che mi sono persa…..

Quando impari ad immergerti, lo fai in piscina, studi gli strumenti ad uno ad uno, simuli, sai dove sei, va tutto bene, ogni cosa è circoscritta, conosciuta. Poi un giorno ti si chiede di salire su una barca e in mezzo al mare di tuffarti.
La mia sensazione è stata che nulla era più uguale: gli strumenti c’erano ma lo spazio che mi circondava era infinito, maggiori le incognite, non si vedeva il fondo ma nemmeno il cielo sopra di me; al primo capovolgimento non sapevo più dov’ero. Ma, come spesso accade perdersi significa inevitabilmente incappare in situazioni nuove, luoghi sconosciuti, diversi, nuovi. Ritornarci ha permesso di esplorarli con consapevolezza e di capire che non potevo essere un visitatore potevo solo far parte di quell’ elemento. Mi sa che è valsa la pena di perdersi…..

monica

martedì 20 maggio 2008

Performances in vista! e la Bucci si arrende alla natura molecolare

Ehi belli! E' un bel po' che non bloggo (bloggo? ma come parli?) e adesso mi prendo una pausetta vi scrivo.

Da un po' di tempo c'e' un po' di calo molecolare (siamo arrivati ad essere solo 6 in sala quanche mercoledi' fa...) cosa sta succedendo?
Sono girate un paio di mail in cui ci si domandava se il piano inclinato di Martine avesse scoraggiato la partecipazione (troppa coreografia, poca impro, zero anarchia). Beh, se questo è il motivo, non c'e bisogno di stare a casa: la Bucci ha capitolato, potete tornare!... Ocio che ve la conto.
Lei era partita bella seria con il suo bel piano inclinato, il suo bel sperimentiamo poi fissiamo, improvvisiamo ma poi compongo eccetera eccetera. Avete presente no?

bon.

Mercoledi' scorso abbiamo attaccato in cerchio seduti in terra cantando Madama Dorè e via altre filastrocche per bambini per finire con "Tiengo un caballo verde" che arriva ovviamente dalla patagonia. Da lì un crescendo di contact col sottoscritto che guidava la impro fino ad arrivare al "gran finale" in cui ho proposto come ultimo pezzo "Stupendo" di Vasco Rossi: non solo da ballare al momento (4 duo splendidi, peraltro) ma anche da usare come pezzo finale per lo spettacolo di Martine. Ovviamente mi aspettavo un urlo "Ma ssssei fuuuuori?" da parte di Martice che invece ha sgranato i suoi occhioni blu e ha detto "beh ci si puo' pensare..."(Martine che bella he sei).

Il tutto poi è stato seguito da una fantastica dichiarazione della Bucci in persona che ha detto (riassumo) "prendo atto della natura -casinara NdR- delle molecole e mi arrendo. Sul piano inclinato potrete fare quello che volete, l'unica cosa è che do 2 temi: scambio vestiti e interpretazione "simbolica" del piano come salite e discese della vita nel primo intervento, giornali e uscita, apertura verso gli altri, contatto nel secondo".

Inutile dirlo, è seguito un contact bellissimo su una splendida traccia audio by Marco/Fiore.

Tutto cio' per dire che: il mercoledi' ci si continua a divertire parecchio, e che chi non viene è uno stupidone.
Aggiungo anche che il 7 giugno siamo in scena a Rho con una performance per la quale dobbiamo essere almeno 6 uomini e 6 donne: i dettagli Mercoledi' sera.
Ovviamente ci vediamo poi allo stage di Urs e sabato sera per il mio compleanno.
Concludo con un appello ai naviganti: dove siete? tornate numerosi! a maggio e Giugno c'e' da divertirsi.

un abbraccione
Andre

domenica 6 aprile 2008

Reverse, un nuovo piccolo video molecolare

Ciao belli
in linea c'è un nuovo piccolo video di realizzazione molecolare, ottenuto con due pezzi di legno, del ferro, dei giornali e delle molecole.
buon divertimento, a presto

marcolino


Se lo volete vedere a alta risoluzione andate qui: Reverse

martedì 18 marzo 2008

Il mercoledi', verso le 21

Questo è quello che di solito succede.
Splendido video.

Grazie Marco.

Se volete vederlo in alta risoluzione cliccate qui


sabato 23 febbraio 2008

j'ai une idée

j'ai une idée: (*Traduzione in fondo x i non francofoni)
C'est un jouet d'enfant, une boule de plastique transparente, à moitié remplie d'eau. Dedans il y a un petit canard jaune qui flotte sur cette eau. La boule a la taille d'une balle de tennis... Ahhh oui, je peux la mettre dans mon bassin à la place de la balle de tennis et: Ahhh oui, le petit canard qui flotte sur l'eau dans la boule qui flotte sur l'eau dans mon bassin, il a aussi un centre de sa masse physique (avec dedans une boule avec de l'eau et un petit canard.....)

Et aussi (mais là, ça n'a rien à voir avec un jeu d'enfant):
Avoir une idée est comme ouvrir les robinets. J'en ai eu une et l'eau a été reçue dans le bassin qui est la communauté de contact à Bergamo. De là à pu jaillir le jet d'eau qui fait flotter des vertèbres (un danseur) et la colonne vertébrale elle-même pour contenir le jet d'eau (l'autre danseur). Autour s'est organisé tout un magnifique aquarium (fait de vidéastes, dessinateurs et autres techniciens de tout genre). Résultat de tout ça: Un chef- d'oeuvre d'aquarium qui rend heureux beaucoup de poissons!
C'est tellement bien d'essayer d'aller jusqu'au bout d'une idée et puis laisser les choses se faire sans avoir l'impression de devoir TOUT contrôler, mais de simplement GIVE IN!

(C'est comme dans la vie)

GRAZIE!

Urs

Ho un'idea
E' un giocattolo per bambini, una palla di plastica trasparente, piena d'acqua fino a metà. Dentro c'e' una papera gialla che galleggia sull'acqua. La palla ha la dimensione di una pallina da tennis... Ahhh sì, la posso mettere nel mio bacino al posto della palla da tennis e: Ahhh si, il paperotto che galleggia sull'acqua nella palla che galleggia sull'acqua nel mio bacino ha anche lui un centro della sua massa fisica (con dentro una palla con dell'acqua e una paperella...)

E anche (ma che non ha nulla a che fare coi giochi dei bimbi):
Avere un'idea è come aprire i rubinetti. Io ne ho avuta una e l'acqua è stata raccolta nel bacino che è la comunità di contact di Bergamo. Da lì ha potuto sprizzare il getto d'acqua che fa galleggiare delle vertebre (un danzatore) e la colonna vertebrale stessa per contenere il getto d'acqua (l'altro danzatore). Intorno si è organizzato tutto un magnifico acquario (fatto di videomaker, disegnatori e altri tecnici di ogni genere). Risultato di tutto ciò: un capolavoro di acquario che fa felici molti pesci
E' cosi bello provare ad arrivare fino in fondo ad un'idea e poi lasciare che le cose avvengano senza avere l'impressione di dovere controllare TUTTO, ma di semplicemente GIVE IN!

(E come nella vita)




martedì 19 febbraio 2008

Rubinetti, acquari, pesci, palline da tennis... I give up, ooopppsss I give in!

Volevo scrivere un post sullo stage di Urs, ma Fiorella mi ha anticipato con una mail: la riporto pari pari... Nessuno arebbe saputo scriverla meglio, Fiore sei speciale!

tu apri due grandi rubbinetti (le doppie, come sempre sono tutte mie) che potrebbero essere i reni... o alla altezza dei reni o tutto mezcolato visto che di liquidi si tratta. quell'acqua che fluttua galeggia (fluye? flota? vibra? tiembla?) quel acqua dicevo costruisce un acquario nel cui oscilano le vertebre della colonna... vertebrale per l'appunto...
l'acqua riesce a sollevarsi verso l'alto ma anche verso il basso. verso il basso la aspettano una basca piena di schiuma con una pallina da tennis (molecola?) che crea vuoti e pieni e onde d'olio acqua miele (densità libera). per sollevarsi verso l'alto invece crea una leggera presione che però non splode perforando la testa in mille stelle colorate (altrimenti non si puo più andare avanti per divertente che sia) ma ma, a propostio propone un copercchietto che ha un termometro che vigila la temperatura del aqcua e il vapore che provoca (gli occhi?) e dunque il vapore, qualle onda del mare caribe turquesa non splode e scapa derrochando tale caudale di energia se non che si spande, si rammiffica in tutti i membri, nervi, liquidi, meridiani, ecc ecc che stavano lì ad aspettare qualcuno che gli preste attenzione per muoversi e fare muovere il corpo in questo grande acqualum....ecco i pesci?
i pesci....stranamente, sarebbero fuori, circondanti e nonchè propossitori dell'onda, la direzione la densità e lo sviluppo di quella massa acquatica che eravamo....noi?
scusate. per maggiore informazione chiedere a laura che fa dei disegnini stupendi.

venerdì 8 febbraio 2008

Gli esercizi taoisti e il contact


Lezione "gioiello" come dice la nostra Fiore offerta dal nostro mago Silvan.
Poche parole e tanto "mestiere".

Gambe piegate, il bacino più vicino alla terra Silvano comincia a muoversi e con naturalezza la classe inizia a seguire gli esercizi proposti. E' una danza ripetitiva, ogni volta aumentano morbidezza e consapevolezza.
Protagonisti: il respiro, la fluidità, le spirali e il centro.
Un po' di profumo d'oriente quando introduce l'esercizio con il nome originale taoista:
"Girando nella forma di Pa Qua", L'aquila volando gira la testa, Il re del cielo si sostiene la schiena....
E poi contact con la terra, l'attenzione ai piedi di cui ci dimentichiamo spesso, l'attenzione alle mani che ci permettono di sostenerci in posizioni particolari.
Il tutto poi lo applichiamo al contact con le persone
Risultato: maggior stabilità, maggior consapevolezza.
Applichiamo anche le spirali e gli sguardi fra di noi, risultato: esplorazione di vie nuove con morbidi ritorni alla base offerti dall'incontro degli sguardi.

Beh...grazie Silvan di averci fatto sperimentare questa bella tecnica e di averla applicata al contact così bene.
Tenera e unica in Silvano la sua democraticità: "Se ne avete voglia......se vi piace....."
Vi lascio con:
ONDE DEL MARE CHE SI INCRESPANO
monica

giovedì 31 gennaio 2008

Gli abbracci della par condicio 30/01/08 (hugs day)

Scrivo perchè Martin me lo ha chiesto e soprattutto per aprire il post dando la possibilità di scrivere sulla serata a chi ne avesse la voglia.

In effetti io non ho molto da dire, per quanto mi riguarda mi limiterò soltanto a due "accecanti lampi di ovvietà" (E.B.):

1. Splendida seratona di contact, ben vissuta, ben ballata, splendidi rientri, mi sono divertita un sacco e ancora una volta l'abbraccio del cuore molecolare ha fatto bene all'anima.

2. Peccato gli abbracci a comando ......scherzo su, non fate i permalosi!!!....
Gli abbracci come consegna hanno avuto su di me due effetti: uno buono e uno cattivo.
Quello meno positivo il "dover abbracciare" spesso mi interrompeva l'intesa che si stava creando nel contact, come un obbligo a cambiar lingua tra due persone che si stanno già capendo molto bene (fastidioso ma probabilmente didattico); ho sentito più calore, generosità e disponibilità in particolari momenti di offerta di appoggio, di offerta di fiducia durante il contact che non nell'abbraccio numero uno, due ...io tre, tu sette.
Quello positivo (e anche qui nulla di nuovo) la partenza dall'abbraccio è molto di aiuto, come qualsiasi posizione di contatto che favorisca l'ascolto del respiro, spinge ad un inizio lento ma attento e sensibile che aiuta a mantenere l'ascolto dell'altro durante il divenire.
A presto
monica

venerdì 25 gennaio 2008

Piano inclinato 1 e 2

Brevissima cronaca degli ultimi 2 incontri: Martine ha proposto di lavorare sui piani inclinati. Prima uno da un lato e uno dall'altro, poi entrambi da un lato. Il tutto ripreso da Marco e Simone.

Interessante lavoro, divertente, al solito molecole sbizzarrite.

La roba più bella? In 2, leggere un libro mentre si fa contact sul piano. Gli occhi si concentrano sul libro e il corpo sul contact: da vedere, le persone diventano calamite.
Alla prossima.

Andre

PS: vi ho detto che era brevissima ;-)

sabato 12 gennaio 2008

duemillaotto

Eccoci qui molecole, il 2007 è finito senza darmi il tempo di bloggare gli auguri e il doveroso sommario di fine anno.
Gli auguri caldi e affettuosi sono girati in mail, quindi non li ripeto qui, anzi sì: auguroni a tutti per un fantastico 2008!
Il sommario è presto fatto, in 4 mesi di attività molecolare sono girate più di 700 mail, abbiamo scritto 18 articoli sul blog con i relativi 130 commenti e abbiamo fatto 4 performances. Mica male no?

E per il 2008? propositi? Io ne ho 2: "contattare" e "contattarsi", ovvero avanti così che va benone. Ah! ad oggi solo io Marco e Monica possiamo scrivere gli articoli del blog, gli altri possono solo commentare: che peccato! Rinnovo l'invito a tutti a scrivere sul blog: chi vuole essere attivato mi faccia sapere (non vi inserisco tutti adesso perchè è un lavoro lunghetto, la Chiara si è svegliata e dobbiamo fare colazione.

Per la cronaca mercoledi' scorso in 12 (solo? direbbe Martine) abbiamo avuto un bell'incontro, bella sudata, tanti sorrisi e una fantastica sorpresa: Serena! Ebbene sì in questo periodo è "bergamasca" e quindi sarà dei nostri, teniamocel stretta.

Vi abbraccio

Andrea