lunedì 20 luglio 2009

GLI OUT- DOOR DELLE MOLECOLE


Con la fine del mese di Giugno termina l’affitto della Sala ma non gli incontri molecolari.
LeMolecole faticano a lasciarsi e in maniera due volte naturale ci si trasferisce all’aperto.
Qualcuno è già in vacanza, qualcun altro è troppo stanco ma il numero dei partecipanti non ne risente, come in una vera molecola, che tende per natura alla sopravvivenza, il nucleo lascia ed attira nuovi e vecchi atomi a gravitare intorno al nucleo molecolare, l’apertura non è solo quella degli spazi ma anche verso le persone. Ospiti, amici, parenti, special guess si alternano riempiendo i buchi molecolari.
Tre incontri, ognuno di essi, a mio avviso, speciale ed interessante.

Il Parco della Truca:
Dopo un primo sconcerto dovuto alla grandezza dello spazio, alle zanzare, all’erba umida, alla paura delle cacche e delle siringe, Martine prende in mano la situazione e ci guida o meglio guida i nostri sensi verso tutti gli stimoli esterni. Vista, udito, olfatto ad orientare e a concentrare l’attenzione per adattarsi e conoscere gi elementi che popolano questo spazio inusuale e nuovo in cui fare contact.


Il Bopo:
Marco e Martine, bontà loro, ci propongono il succo dello stage dei Dos a Deux.
Esercizi di concentrazione per imparare il qui e l’ora condotto dal nostro fisico, matematico, filosofo Marco e atelier con il Filo dalla nostra BellaBionda che già, come Arianna, conosceva la strada ( Mannaggia al Minotauro!) ;-)
Fantastico lavoro, grandissima concentrazione di tutti e voglia di non perdere quegli spunti così utili al nostro lavoro.



Il Frutteto di Diana:
Ospite perfetta la nostra Diana Ventura che ci ha accolto nella sua bellissima villa con parco in quel di Treviglio presentandoci degli amici speciali quali sono per lei i suoi alberi. Magico e molto divertente il lavoro con, su, tra, insieme agli alberi, mentre il sole tramontava sulla campagna trevigliese. Qualsiasi sia la via o il livello di percezione di ognuno indubbiamente la natura è uno stimolo forte che non lascia indifferenti



I due principali elementi che io riconosco come i più naturali nel danzare sono la terra e l’aria.
Intorno e dentro di me. Partners imprescindibili di un danzatore.
Lavorando in esterno questi elementi diventano più vivi, più presenti, cambiano temperatura, e consistenza, si condiscono di profumi e sapori, si tingono di colore al tramonto e si riempiono di stelle la sera.
In generale per me uscire significa sentirli con più decisione, più forti del solito ed è a queste uscite che dedico due scritti il primo alla terra e il secondo all’aria.


A far cicorie

Eccoli, la saggia economia dei movimenti vince la gravità,

sposta con leggerezza gli anchilosati corpi.
Movimenti ripetitivi di animali al pascolo,
trascinano logorate ossa cbe danzano piano.
La parsimonia di chi conosce quanto la corsa può lasciare rimpianto,
accompagna lieve il loro muoversi appena percettibile.
Gli occhi fissano con benevolenza il suolo,
che perde la sfida nella sua crudele immobilità.
Il coltello affonda nella superficie ancor fredda,
le mani incontrano il calore conosciuto della terra che riempie le rughe.
L'argilla si rifugia sotto le unghie ad incontrare la carne di chi l'ama.
Movimenti misurati ed antichi strappano sempiterne radici.
La vita ritorna, implacabile e generosa.
Selvatica e puntuale, offre il bramato sapore amaro di un altro anno di vita.
Certezza del dono del suolo, dialogo conosciuto e amorevole con la natura,
che bacerà ancora con disinteressata generosità le bocche arse dagli anni.

(con affetto ai "vecchi" della mia terra)


Signora della danza

Salve mia Signora, con una carezza lieve sul viso mi inviti a danzare,

mi sfiori il collo, passi sotto le mie braccia e mi sento sollevare,
mi appoggio,ti attraverso, ti respingo piano, mi affido a te.
Mi alzi leggera, io mi abbandono; mi fai scivolare sull'acqua,
mi fai entrare in una tempesta, rallenti e piano mi riappoggi al suolo.
Di nuovo mi prendi, dolcemente mi avvolgi come fossero le sue braccia,
ed ora danzo per lui, è una spirale non posso fermarmi e il cuore mi batte più forte.
Ti affido le mie membra Signora Aria, dovunque mi porterai,
resterò fra le tue braccia finchè avrò la capacità di sentirti
finchè riuscirò a respirarti ancora.

vostra
monica

Nessun commento: